Roma - Il pilota del caccia AMX dell'aeronautica militare Francesco Sferra, precipitato nei boschi di Carovilli, dovrà rispondere dinanzi alla Procura Militare di perdita colposa di aeromobile. E' questo il reato che il Procuratore Militare Marco De Paolis ipotizza, nell'ambito dell'inchiesta che si sta conducendo per arrivare a stabilire le cause che hanno portato il pilota, di origini molisane, a schiantarsi a poca distanza da Carovilli. Nel frattempo anche la Procura di Isernia si sta occupando del caso.
Il recupero della scatola nera, sarà di fondamentale importanza per ricostruire gli eventi, su cui le ipotesi che si fanno strada in queste ore sono essenzialmente due: la prima parte da una possibile avaria del velivolo, che incendiandosi ha perso quota e costretto il pilota ad usare il sistema di autoespulsione per salvarsi la vita, mentre l'aereo si schiantava al suolo. La seconda è quella dell'errore umano, probabilmente il pilota volava ad una quota troppo bassa, e una manovra sbagliata non gli ha consentito di rimediare al suo errore.