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"Il dimezzamento dei fondi ai patronati non è accettabile"

Dura presa di posizione dei patronati contro i tagli della Legge di Stabilità

La redazione
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Campobasso - Continua a tenere banco la polemica sul dimezzamento dei fondi che la prossima legge di stabilità vorrebbe assegnare ai patronati, e di cui il CE. PA (Centro Patronati d'Italia) si fa portavoce, soprattutto dopo le rassicurazioni che il premier Matteo Renzi e il ministro del lavoro Giuliano Poletti avevano dato nell'individuare le soluzioni per reperire i fondi necessari. 

In una stampa diffusa dal coordinamento si dichiara come: "75 milioni di euro continuano ad essere una cifra enorme, insopportabile per una rete che ogni anno assicura a milioni e milioni di persone la gratuità dei servizi di tutela e assistenza in ambiti che vanno dalla previdenza alle prestazioni socio-assistenziali. Per questa ragione, Acli, Inas, Inca e Ital continueranno la loro campagna di sensibilizzazione verso le istituzioni e il Parlamento, fino a quando non verrà cancellata del tutto una norma inaccettabile sia sotto il profilo economico, sia per ciò che riguarda il merito e il metodo. I patronati del Ce.Pa. sottolineano ancora una volta che il Fondo dei Patronati è alimentato da una quota dei contributi previdenziali obbligatori versati ogni anno da lavoratori e imprese e non può e non deve rientrare nelle disponibilità del bilancio dello Stato. Se le indiscrezioni di stampa dovessero essere confermate, il Governo, di fatto, si renderebbe responsabile di introdurre una tassa occulta a carico delle persone più bisognose che, pur continuando a pagare integralmente la contribuzione previdenziale, dovranno rinunciare alla gratuità dei servizi offerti dal sistema patronati, vedendosi sottrarre una parte dei propri soldi. Ci auguriamo che l’annuncio sia solo un indizio positivo della disponibilità del governo a rivedere l’orientamento espresso nella legge di Stabilità, un primo passo verso la cancellazione dei tagli".

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