Campobasso - Ancora polemiche sull'Università degli studi del Molise, in seguito all'appello lanciato dal Rettore Gianmaria Palmieri, che nei giorni scorsi aveva addirittura paventato la scomparsa dell'ateneo molisano.
Il presidente della Regione Paolo Frattura ne ha approfittato per far saper quale è il suo punto di vista su questa spinosa questione e ha affermato: "Il grido d’allarme lanciato da Gianmaria Palmieri a fronte dei rischi per la sopravvivenza del nostro ateneo, la cui importanza non sfugge a nessuno qui, sebbene condivisibile nella sostanza, non è condivisibile nell’impianto. Inaccettabile, poi, nella parte in cui rimprovera alla Regione di non tenere fede agli impegni”. ed ha poi rincarato la dose sostenendo come: Un’Università qualificata è un’Università in grado di mettere in campo idee e progetti di assoluta qualità, con l’attenzione necessaria, da sempre da noi invocata, al territorio e non un’Università che attende sempre e solo il ristoro della Regione. Siamo bravi tutti ad amministrare chiedendo come atto finale l’intervento risolutivo da parte di terzi. Sono logiche inapplicabili, per fortuna di tutti. A fronte di questo, il rettore ancora sa bene quali sono i ruoli e i compiti dell’amministrazione regionale e quali quelli dell’Università, come si preserva l’autonomia dell’una e quella dell’altra, come si difende la sopravvivenza della prima e della seconda. Sa cosa spetta a lui e cosa spetta a noi, conosce i suoi doveri come conosce i nostri. L’indipendenza va corroborata con prove e atti che la rendano inattaccabile. Il lavoro che, entrambi, abbiamo davanti può essere condiviso o parallelo, dipende dalla volontà e dall’impegno di ciascuno. Gli ultimatum, anche quelli garbati, non portano a nulla. I problemi da fronteggiare e risolvere, per dare al Molise e ai giovani molisani le opportunità che meritano, non si concentrano nelle sedi e nelle facoltà da tenere in vita, nonostante la scarsa attrattività delle stesse o l’inesistente rispondenza alle richieste del mercato del lavoro. I problemi e la sfida stanno nella costruzione delle opportunità. Anche noi ci aspettiamo un cambiamento riconoscibile, evidente, premiante per il Molise prima ancora che per il resto