Campobasso - Sono davvero allarmati i sindacati della Polizia di Stato che ormai da tempo denunciano le difficoltà in cui gli agenti sono costretti ad operare per colpa dei tagli che ogni anno il governo riserva al comparto sicurezza. In una nota diffusa ieri i rappresentanti sindacali ci tengono a ribadire la lo posizione e affermano: "E’ sotto gli occhi di tutti come le condizioni lavorative ed economiche dei poliziotti stiano raggiungendo livelli sempre più insostenibili e infatti, già da tempo, noi organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, contrariamente all’assordante silenzio del nostro Ministro e del Dipartimento di Pubblica Sicurezza denunciamo alle Istituzioni e all’opinione pubblica, il progressivo deterioramento e l’acuto disagio professionale del personale.
Oltre al fatto che, come già riportato più volte dai mass media, le Forze dell’Ordine sono la nuova categoria di poveri, si aggiunga la consapevolezza di lavorare in contesti operativi sempre più difficili, con mezzi obsoleti e insicuri, in strutture fatiscenti che minano persino la dignità degli operatori, con un età media sempre più elevata che mette a rischio i livelli di efficienza dei servizi di sicurezza e di mantenimento dell’ordine pubblico, tenuto conto che la nostra mission è rivolta ai cittadini ed è destinata alla tutela delle istituzioni democratiche.
La recente indagine Istat conferma le nostre preoccupazioni. Furti e rapine hanno, infatti, registrato un esponenziale incremento, nonostante la situazione non appaia interessare il governo italiano. Per tentare di scongiurare l’inabissamento dell’intero sistema sicurezza a livello nazionale e territoriale, riteniamo essenziale informare attraverso gli Organi di Stampa, la cittadinanza, i rappresentanti politici ed istituzionali di questa nuova linea nei confronti dell’Esecutivo e dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza sottolineando che essa rappresenta solo il primo passo di una nuova e più incisiva fase di lotta sindacale ad oltranza".