Spett.le dott. Michele Elia
AD Ferrovie dello Stato
e p.c.
dott. Graziano Delrio
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
dott. Luciano D'Alfonso
Presidente Regione Abruzzo
dott. Paolo Di Laura Frattura
Presidente Regione Molise
dott. Gian Mario Spacca
Presidente Regione Marche
dott. Nicola Vendola
Presidente Regione Puglia
Gentile Dott. Elia,
il turismo rappresenta sicuramente una delle maggiori risorse di cui il nostro Paese gode grazie alla presenza di meravigliosi paesaggi, di tantissimi siti culturali e archeologici, di incantevoli itinerari unici al mondo, di incredibili risorse artistiche e storiche.
Tuttavia questo magnifico patrimonio a nostra disposizione non viene valorizzato per quanto meriterebbe, oltre che per una scarsa ricettività delle nostre strutture, anche e soprattutto per una grave carenza di infrastrutture e di servizi, fondamentali per garantire una adeguata circolazione di persone e beni.
Le scrivo dunque per rappresentarle una serie di problematiche inerenti il settore ferroviario per quel che riguarda la tratta adriatica compresa tra Ancona e Bari e in particolare per la situazione della Regione Abruzzo.
Tale tratta finora è stata dimenticata dai vari governi nazionali e regionali succedutisi a differenza dell'opposto versante tirrenico per il quale si sono operati maggiori potenziamenti e investimenti. Mi preme evidenziare come l'esclusione della tratta Ancona – Bari dal corridoio europeo TEN-T scandinavo-mediterraneo penalizza fortemente lo sviluppo del territorio, delle imprese e più in generale del turismo che si potrebbe generare su tutto il fronte adriatico dell'Italia, creando così un grave danno all'economia locale.
I vantaggi che deriverebbero da un potenziamento dell'alta velocità sul tratto ferroviario e da un servizio più capillare avrebbero ricadute positive, soprattutto se accompagnati da una pianificazione efficiente dei trasporti per i periodi estivi in cui si riscontrano maggiori flussi turistici.
A solo titolo esemplificativo possiamo prendere in considerazione la stazione di Vasto – San Salvo, che pur essendo attraversata da treni veloci, non prevede alcuna fermata costringendo così i cittadini a doversi recare a Termoli o a Pescara con grave aggravio per la nostra mobilità (attualmente il Freccia bianca ferma solo, da Ancona in giù, a San Benedetto del Tronto, Pescara, Termoli, Foggia, Barletta e Bari).
Si tratta di una istanza che proviene direttamente dal territorio e che in seguito a numerose richieste e iniziative dei cittadini si è anche concretizzata in una mozione approvata all'unanimità dal Comune di San Salvo tramite la quale si chiede alla Giunta regionale di interloquire con Trenitalia "affinché presso la stazione di Vasto - San Salvo vengano effettuate alcune fermate giornaliere di treni veloci per un territorio a forte vocazione turistica e per la presenza di insediamenti produttivi"
Il mancato slancio della tratta ferroviaria adriatica contempla però anche altre problematiche che ad oggi risultano ancora irrisolte. Mi riferisco in particolare ai vincoli posti dal Ministero sul progetto di raddoppiamento proposto da RFI per i lotti Termoli-Campomarino, Campomarino-Ripalta, Ripalta-Lesina, per cui sebbene sembra sia stata formulata una ipotesi di variante denominata "soluzione D", da un anno a questa parte non si vedono progressi e passi avanti per il potenziamento della tratta. Mi riferisco, inoltre, alle aree dell'ex tracciato ferroviario ormai in disuso per le quali si è proposto di riqualificare le stazioni abbandonate per attività non aventi scopo di lucro.
Ritengo dunque che il dialogo tra il Gruppo Ferrovie dello Stato e le Istituzioni debba intensificarsi e dovrebbe avere come obiettivo principale il potenziamento della tratta adriatica risolvendo i nodi e i problemi tuttora irrisolti.
Con questa lettera, dunque, sono qui a richiederLe di mettere in atto una serie di azioni per il miglioramento delle infrastrutture e per l'erogazione di servizi di qualità in favore della collettività e in particolare:
• potenziare la tratta adriatica compresa tra Ancona e Bari e la relativa alta velocità al fine di rientrare negli standard e negli investimenti previsti per i corridoi TEN-T finanziati dall'Unione Europea;
• garantire un servizio che preveda soste dei treni ad alta velocità anche in quelle stazioni ad alta rilevanza turistica, come ad esempio nel caso della stazione di Vasto – San Salvo, soprattutto durante la stagione turistica in cui i flussi di passeggeri arrivano anche a raddoppiarsi;
• chiarire in che modo intende assicurare l'alta velocità nel settore ferroviario nelle Regioni finora escluse, tra cui appunto l'Abruzzo, considerato che ha di recente espresso questa volontà facendo riferimento alla programmazione in atto per la Macroregione Adriatico-Jonica, ma considerando che la Commissione Europea ha in questi mesi rimarcato di non voler inserire la tratta adriatica nei corridoi europei e che proprio Lei ha ultimamente rimarcato la sconvenienza di investire sull'alta velocità per via di un non elevato flusso complessivo di turisti oltre che di alcuni ostacoli posti dalla Regione Molise;
• chiarire in che modo FS intenda eventualmente riutilizzare sulla tratta adriatica treni Freccia Rossa attualmente in uso sulla tratta tirrenica e se il loro riutilizzo comporti o meno un aumento di costi atteso che le infrastrutture non consentirebbero un servizio agli stessi standard di velocità ;
• garantire trasparenza nell'assegnazione delle aree dismesse in cui insistono tratti ferroviari non più in uso;
• consentire lo svolgimento di attività commerciali tramite regolare bando di gara nell'assegnazione delle stazioni in disuso, atteso che ciò potrebbe costituire un notevole valore aggiunto per un'area a già alta attrattività turistica.
Sono certa che vorrà dare un riscontro e un seguito a queste istanze che derivano direttamente dal territorio e dai cittadini abruzzesi, che a più riprese si sono fatti promotori di iniziative che possano garantire alla nostra Regione l'attenzione e la considerazione che merita in virtù delle sue bellezze e delle sue eccellenze.
Cordiali saluti.
Daniela Aiuto