Il Consigliere Armandino D’Egidio ha presentato una proposta di legge regionale –contraddistinta con
il n. 131- concernente: “Tutela, conservazione, valorizzazione della diversità del patrimonio di varietà,
razze e ceppi microbici di interesse agrario e alimentare del territorio molisano”.
L’iniziativa legislativa -come si spiega nella relazione di presentazione- si prefigge di fornire al Molise
uno strumento legislativo con l’obiettivo: di tutelare, conservare, valorizzare la diversità del patrimonio
di varietà, razze e ceppi microbici di interesse agrario e alimentare del territorio regionale. Dall’altro
canto si vuole riempire un vuoto legislativo che fa del Molise l’unica regione a non avere, ancora, una
normativa ad hoc.
Per tutelare il patrimonio di varietà, razze e ceppi microbici locali del territorio molisano, viene prevista
quindi l’istituzione del Registro regionale della biodiversità agraria e alimentare, costituito da una
sezione vegetale e da una zootecnica e microbica, al quale sono iscritte razze, varietà, popolazioni,
ecotipi, cloni e ceppi microbici di interesse agrario e alimentare. Prescindendo dai diritti degli agricoltori
su ogni pianta o animale iscritto nel Registro regionale della biodiversità agraria e alimentare, la Regione
riconosce il patrimonio di conoscenze, innovazioni e pratiche delle comunità locali, rilevanti per la
conservazione e la valorizzazione delle varietà, razze e ceppi microbici presenti nel territorio molisano,
promuovendone una più vasta applicazione anche con il consenso dei detentori di tale patrimonio,
favorendo l’equa ripartizione dei benefici derivanti dall’utilizzazione di tali conoscenze, innovazioni e
pratiche all’interno delle medesime comunità locali.
La pdl, poi, prevede che la tutela del patrimonio regionale delle varietà vegetali, razze e ceppi microbici
locali, mediante la conservazione ex situ, sia affidata ai Centri sperimentali dimostrativi (CSD)
dell’ARSARP.
Nell’articolato proposto, inoltre, viene definita la figura degli agricoltori custodi, che sono coloro i quali
che coltivano in azienda (on farm) e che si impegnano nella conservazione, nell'ambito dell'azienda
agricola, delle risorse genetiche di interesse agrario e alimentare del territorio molisano, soggette a
rischio di estinzione o di erosione genetica, iscritte al registro Regionale della biodiversità agraria e
alimentare.
Il testo normativo presentato, infine, prevede che la Regione tuteli e valorizzi il patrimonio culturale di
sapori, tecniche e consuetudini legate alla diversità di varietà vegetali, razze e ceppi microbici locali che
le comunità rurali molisane hanno storicamente praticato. A tal fine la stessa Regione potrà attivare,
anche in concorso con enti locali, associazioni e altri organismi, specifiche attività per il recupero e la
conservazione della memoria storica legata alla diversità del patrimonio molisano d’interesse agrario.
La proposta di legge passa ora all’esame della Commissione permanente competente per materia che
dopo l’espressione del parere di rito la invierà al vaglio conclusivo del Consiglio regionale.