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Toma nomina Marone assessore contro il parere della sua maggioranza, sarà il canto del Cigno?

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Il presidente della Regione Donato Toma ha scelto Salvini. Sperando di riuscire a sanare successivamente gli scontri che si sono venuti a creare all'interno della sua maggioranza. Che hanno portato le Minoranze di PD e 5 stelle a vedersi approvate le proprie mozioni anche dai consiglieri di maggioranza dissidenti: Romagnuolo, Calenda, Di Lucente, D’Egidio, Micone e Cefaratti. 
 
Nonostante a Palazzo D' Aimmo avveniva questo, Toma ha nominato quinto assessore Michele Marone. Termolese passato alla Lega di recente. Dopo aver militato in numerose formazioni di centrodestra. È  lui il sostituto di Mazzuto e Toma lo annuncia oggi tramite un comunicato stampa. 
 
 
Al neoassessore sono state assegnate le seguenti deleghe: Politiche della famiglia, giovanili e di parità; Politiche del lavoro; Politiche sociali, Terzo settore; Politiche per l’immigrazione; Tutela dei consumatori.
 
Ora che succederà in Consiglio. La resa dei conti avverrà lunedì quando si parlerà di centro Covid a Larino. I consiglieri di maggioranza che ora sono in dissenso con Toma potrebbero votare anche qui con le minoranze e far passare la linea del commissario della sanità. Toma ha scelto Roma e Pontida. Sono loro a governare il Molise e non i molisani stessi. 
 
Ha ignorato la voce di sei consiglieri di maggioranza che, se votassero una mozione di sfiducia nei suoi confronti, manderebbero a casa Toma con 14 voti ( 6 più 8) su 21. 
 
Ma cosa chiedevano i sei nel documento? Ecco spiegato 
 
 
“ll 22 aprile 2018 si sono svolte le elezioni regionali all’esito delle quali, all’interno della coalizione di centrodestra, hanno ottenuto seggi i seguenti gruppi politici: Forza Italia, Orgoglio Molise, Lega, Popolari per l’Italia, Udc, Fratelli d’Italia e Iorio per il Molise.
Successivamente, il partito della Lega ha provveduto ad espellere le due consigliere elette (Romagnuolo e Calenda) azzerando, di fatto, la propria rappresentanza in Consiglio regionale. Inoltre, il consigliere Iorio ha più volte ribadito di non sentirsi più parte integrante della maggioranza.
Pertanto, allo stato attuale, la maggioranza di questa coalizione è rappresentata dai seguenti gruppi politici: Forza Italia, Orgoglio Molise, Popolari per l’Italia, Udc, Fratelli d’Italia, Prima il Molise e da un consigliere appartenente al Gruppo Misto.
Di recente, si è svolto un dibattito/confronto politico all’interno della maggioranza in occasione dell’approvazione dell’approvazione della legge dio Bilanci e di Stabilità, in cui si è anche deciso di abrogare la norma che prevedeva la sostituzione di un assessore (art. 15, legge reginale 20, 2017 – surroga). Inoltre, i rappresentanti dei su menzionati gruppi hanno definito i seguenti punti:
 
Congelamento di tutte le posizioni fino ad ottobre 2020, momento in cui si avvierà il confronto di maggioranza per stabilire i ruoli di tutti i consiglieri per la seconda parte della legislatura;  
 
a seguito, dell’abrogazione delle surroghe (diminuzione dei costi della politica) non erano più possibili ingressi di ulteriori assessori esterni comportanti aggravi di costi;
 
individuare e stabilire materie da delegare ai consiglieri non assessori;
 
una maggiore condivisione, anche attraverso incontri di maggioranza, e riunioni specifiche con il presidente della Giunta e gli assessori, per far fronte al meglio alle esigenze e alle problematiche del territorio;  
 
una comunicazione politica costante e condivisa al fine di poter essere tutti informati sull’aggiornamento del lavoro svolto dal governo regionale.
 
I sottoscrittori di questo documento chiedono il rispetto di quanto stabilito negli incontri di maggioranza, dello scorso mese di aprile e sopra indicati.
Il non rispetto di quanto concordato verrà costretti gli stessi alla costituzione di “polo civico” che pretenderà pari dignità dai tre partiti di governo in tutte le scelte e gli appuntamenti politici ed elettorali”.
 
Per Toma potrebbe essere questo il canto del cigno politico. Le prossime sedute di consiglio saranno decisive.
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