Matteo Renzi ha lasciato il Pd. Lo ha fatto dopo aver confermato il suo appoggio al Governo Conte bis. Come ovvio che fosse la sua decisione avrà effetti anche in Molise. Ieri sera lo avevamo anticipato, seguendo il nostro intuito politico: il segretario Pd Vittorino Facciolla resta con Zingaretti e con il presidente della Regione Lazio resta anche la capogruppo Pd Micaela Fanelli. Le loro motivazioni risiedono nella scelta di vivere un'area riformista in Molise per continuare a proporsi come forza di sinistra. Una decisione che tranquillizza molti molisani che hanno scelto di tesserarsi nel partito democratico nei mesi scorsi che arrivano da aree di sinistra.
Il dialogo con i "nuovi renziani" siano essi fuoriusciti dal Pd che delusi del centrodestra continuerà ad esistere su temi comuni. Il Pd non si deve chiudere, come specifica la capogruppo Fanelli ma deve restare aperto al confronto. Il segretario regionale Facciolla ha però precisato che in Consiglio regionale si continuerà a fare opposizione come sempre fatto, in maniera diversa dal Movimento Cinque Stelle ma ha anche ammesso: "dovremmo confrontarci di più siamo alleati di governo".
Di fatto resta che la componente Pd di Zingaretti perde di potere a Roma. La maggioranza parlamentare è nelle mani dei renziani. Vedremo cosa accadrà . Per ora in Molise l'indiscrezione parla di amministratori comunali, del Molise centrale e dell'Altomolise, pronti a fare le valige e traslocare nell'area renziana. Potrebbe arrivare gente anche da Forza Italia Molise come pensa la consigliera Fanelli. Ma il tutto resta in divenire. Appuntamento a domani dopo le dichiarazioni di Renzi a Porta a Porta.
Di certo restano nel Pd anche i consiglieri comunali di opposizione al Comune di Campobasso. Nessuno di loro, ad eccezione di Bibiana Chierchia, ha mai digerito molto il modo di fare politica dell'ex premier di Rignano.