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Cuccioli di cane annegati e uccisi in una busta piena d'acqua: orrore a Sepino

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Si dice spesso che ormai l'uomo ama più gli animali che i suoi simili. Accade laddove esiste la civiltà e ci si rende conto dell'importanza che ha la vita, in qualsiasi sua forma. Non è certo il caso di Sepino. Dove su facebook da qualche ora circola questa foto: cuccioli messi in una busta e annegati da anossia e acqua. Quale morte può essere più crudele di questa per un essere vivente? Animale o persona che sia? Noi crediamo nessuna. 

Evidentemente in Molise o nelle vicinanze c'è ancora chi non considera un cane un essere vivente. E crede di poterlo annegare in una busta così come si vede fare nei telefilm americani dedicati al 1800. Usanze tribali che però oggi vengono giustamente punite. 

Il maltrattamento di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall'art. 544-ter del codice penale ai sensi del quale: "1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell'animale."

Insomma chi ha ammazzato questi cuccioli rischia fino a 27 mesi di carcere. Pena sospesa? Giammai. Infatti se la decisione del giudice fosse una condanna superiore ai due anni di carcere. Evidentemente chi ha ucciso questi cuccioli oltre ad essere un criminale disumano è anche una persona che ignora il diritto penale. 

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