Campobasso. Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua 5 aprile. Con la Messa Crismale si entra nel vivo dei riti della Settimana Santa. Questa sera, mercoledì 1 aprile 2015, alle ore 18,00, tutto il clero diocesano riunito intorno all’arcivescovo, rinnova le promesse sacerdotali mentre i Ministri straordinari –laici e religiose- ricevono il mandato per svolgere il loro compito soprattutto verso le persone malate.
La liturgia del Sacro Crisma è carica di significati e tra questi la benedizione del Sanctum Crisma, olio degli infermi e dei catecumeni. Il crisma è un composto di essenze e profumi tipici di diverse località in segno di unità. Anche quest’anno la diocesi di Locri-Gerace rinnova il gesto (avviato dall’allora vescovo di Locri mons. GianCarlo Bregantini) di comunione con le altre Diocesi italiane, facendo dono dell’essenza del bergamotto per profumare l’olio del Crisma. L’essenza viene offerta dal Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria da sempre impegnato a valorizzare e salvaguardare questo prezioso agrume che cresce esclusivamente nella provincia reggina.
“Un fiume di grazia – nelle parole del vescovo Bregantini – che verrà significato dal dono del profumo, versato nell’olio del crisma, pienezza della odierna consacrazione liturgica. L’olio come l’aria, l’acqua, la luce, appartiene a quelle realtà elementari del cosmo che meglio esprimono i doni di Dio creatore, redentore e santificatore: è sostanza terapeutica, aromatica e conviviale: medica le ferite, profuma le membra, allieta la mensa La liturgia della benedizione degli olii esplicita il simbolismo biblico –liturgico per esprimere l’unzione dello Spirito che risana, illumina, conforta, consacra e permea di doni e di carismi tutto il corpo della Chiesa, precisandone il senso sacramentale”.
Il fascino del Triduo consiste anzitutto nel celebrare quasi in tempo reale (secondo antichi documenti in una sorta di Orologio della Passione) ogni momento vissuto da Gesù a partire dall’Ultima Cena (Messa in Coena Domini, giovedì alle 18,00), passando per la possibilità di vegliare con lui nel Getsemani durante la notte tra giovedì e venerdì, adorazione notturna in tutte le chiese della diocesi, fino ad arrivare alla Passione del Venerdì Santo , con il canto del Passio, l’adorazione della Croce e l’austera solennità che ci introdurrà nel silenzio del Sabato Santo. Oltre ai momenti liturgici ci sarà quello della pietà popolare con la processione del Cristo morto e dell’Addolorata, lungo le vie della città accompagnati dal Canto del “Teco Vorrei, o Signor” del M° De Nigris di Campobasso su versi del Metastasio eseguito da 700 cantori popolari. Il triduo o mistero pasquale nelle sue diverse tappe culmina con la veglia pasquale di Resurrezione di sabato e con le Celebrazioni Eucaristiche di domenica , Pasqua di Resurrezione. “Il Signore della vita, che era morto, ora regna vivo!”.
Settimana Santa e Pasqua di Resurrezione 2015
Programma dettagliato
2 Aprile –Giovedì santo in Coena Domini
ore 18,00 Cattedrale della Ss. Trinità di Campobasso
Celebrazione Eucaristica in Coena Domini
Presiede S.E. mons. Gian Carlo Maria Bregantini, arcivescovo Metropolita di Campobasso –Bojano
TRIDUO PASQUALE
3 Aprile – Venerdì santo
ore 15,30 Azione liturgica “In Passione Domini” Cattedrale della Ss. Trinità di Campobasso
Presiede S.E. mons. Gian Carlo Maria Bregantini, arcivescovo Metropolita di Campobasso –Bojano
Ore 18,00 dalla Chiesa Santa Maria della Croce (centro storico), lungo le vie della città
Processione del Cristo Morto e dell’Addolorata
4 Aprile – Sabato santo
Ore 9,00 Casa Circondariale di Campobasso
Via Crucis presiede mons. GianCarlo Bregantini
Ore 16,00 Casa Circondariale di Campobasso
Veglia Pasquale con i detenuti
Ore 23,00 Cattedrale della Ss. Trinità di Campobasso
Veglia Pasquale Presiede S.E. mons. Gian Carlo Maria Bregantini, arcivescovo Metropolita di Campobasso –Bojano
5 Aprile – domenica Pasqua di Risurrezione
Ore 11,30 Cattedrale della Ss. Trinità di Campobasso
Santa Messa Presiede S.E. mons. Gian Carlo Maria Bregantini, arcivescovo Metropolita di Campobasso –Bojano