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Preghiera riparatrice per il furto nella chiesa di Ripalimosani

La redazione
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Ripalimosani -  Il vescovo della diocesi di Campobasso - Bojano,  mons. Giancarlo Bregantini, il 3 marzo ha visitato la Parrocchia di Ripalimosani per esprimere la sua più affettuosa solidarietà al parroco don Moreno Ientilucci e alla comunità tutta, ferita ed amareggiata per il furto degli ori della Madonna avvenuto una settimana fa.

“Il furto è sempre una violenza, – ha dichiarato mons. Bregantini -  ma lo è ancor più quando penetra nel cuore della storia di un popolo. L’oro rubato infatti, è memoria e devozione della nostra gente che, lungo i secoli, ha desiderato donare le cose più care al cuore stesso di Maria”.

Per questo, “la preghiera di riparazione ha voluto esprimere la condanna più ferma all’atto di violenza e la riconoscenza per la fede dei nostri padri. Ma nello stesso tempo, questa preghiera di riparazione vuole renderci attenti e solidali con chiunque, nelle nostre comunità e nei nostri paesi, subisce violenza. Non siamo infatti, come parrocchia, attenti solo alla violenza subita in casa nostra, ma esprimiamo la più solidale attenzione a chiunque è ferito dalla cattiveria altrui. A cominciare dai cristiani perseguitati in varie parti del mondo. Perciò preghiamo che si fermi la violenza, ogni tipo di violenza, che deturpa la dignità dell’uomo”.

Infine ha concluso il vescovo -  “questo atto di preghiera, si è fatto anche riflessione su un uso alternativo dell’oro che la storia ci ha consegnato,  suggerendo di pensare a valorizzare l’oro, salvo quello di fortissima valenza artistica, anche creando calici o ostensori preziosi, ma utilizzabili tutti  giorni.Questo uso alternativo, nulla toglie alla storia, anzi, rende l’oro fonte di preghiera e devozione quotidiana.

Per tutto questo, ogni comunità cristiana della diocesi sappia ben valorizzare la propria storia, perché diventi fonte di preghiera, di catechesi e di identità. Ma insieme lanci i nostri cuori in una dimensione di solidale attenzione verso ogni sofferenza. Ci aiutino i nostri Santi padroni e la Vergine Maria”

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