Roma - Sembra non ci sia altra strada alternativa a quella del commissariamento per la sanità molisana, gravata da un debito pregresso pari a circa 400 milioni di Euro, che nonostante le misure messe in campo dalla Regione Molise non è sceso, e ha fatto concludere ai tecnici ministeriali, che l'unica ipotesi realistica è quella del commissariamento. Questa la conclusione della riunione che si è tenuta oggi a Roma e a cui ha partecipato anche il presidente Frattura.

Il debito sanitario è ormai da anni argomento di feroce polemica politica, e di sicuro ne scatenerà di nuove; il tavolo tecnico riconosce infatti che i 400 milioni di passivo accumulati, per una cifra relativa a 370 milioni sono precedenti al 2012, quando cioè non c'era l'attuale governo regionale. 

A questo punto la palla passa alla politica; i tecnici ministeriali si rivolgeranno al governo, al quale spetta la decisione finale: sostituire Paolo Frattura attualmente commissario della sanità regionale, oppure rinnovargli l'incarico cosa che se sembra molto improbabile dato che Il debito accumulato non sarà tutta responsabilità dell'attuale presidente, ma c'è da dire che nemmeno è diminuito, e gli atti e i provvedimenti adottati non stati ritenuti adeguati dai tecnici ministeriali.